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“Il Card. Baronio racconta che una persona assai caritatevole verso le anime, si trovò in punto di morte fra vive angoscie.

Il diavolo insinuava la sua anima, tentava di gettarla nella disperazione; quando tutto ad un tratto sembrò aprirsi davanti ai suoi occhi il Cielo e discenderne migliaia di difensori, che volarono in suo soccorso, rianimando la sua anima.

Confortata da tale inatteso aiuto, domandò ai suoi difensori chi erano: «Siamo, risposero, le anime che i vostri suffragi liberarono dal Purgatorio; alla nostra volta veniamo ad aiutarvi e ben presto vi condurremo in Paradiso».

A quelle consolanti parole, l’infermo si sentì tutto cambiato e ripieno della più dolce confidenza. Poco tempo dopo spirò con la serenità sulla fronte e con l’allegrezza in cuore.

Per ben comprendere la riconoscenza delle anime, dovremmo avere una più chiara cognizione del beneficio che ricevono dai loro benefattori; dovremmo sapere cosa è l’entrata nel Cielo. Chi ci dirà, scrive l’Abate Louvet, le gioie di quell’ora benedetta?” Beato Giacomo Alberione.


(Don Giuseppe Tomaselli SdB)

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